lunedì 8 giugno 2020

BAROLO CANNUBI TENUTA CARRETTA

 iL MIO LAVORO è ANCHE QUELLO DI "PRODURRE" degustazioni che vanno nelle schede tecniche


Un esempio...


Cannubi è la storia di Barolo. Se assunto "in solitudine", favorisce la 
Meditazione.Affinamento minimo di 36 mesi, 24 in botte grande e 9 in bottiglia. Profumi di prugna, mora e rosa, poi in legno declinato sotto una luce balsamica. Spezia come il coriandolo e chiodi di garofano. Gli aromi sono racchiusi da uno scrigno di color rosso rubino con sfumature granate. Limpido e consistente il palato è ampio, sontuoso, di assoluta freschezza, con un tannino ricamato attorno ad una struttura compatta.  Successivamante alla polvere di cacao e al tabacco dolce, I profumi ritornano in sequenza, per un finale lungo e godurioso.
Cannubi Barolo Docg

martedì 26 maggio 2020

Sterili Classifiche

...eccoci qua dopo tanti anni
la spinta mi è arrivata da un post di faccialibro.
Un amante del vino parlava dell'uva che non piaceva a lui...va beh chissene, ma perchè discriminare, perchè dire questa si e questa è inutile....
L'uva ce l'ha data Dio, è l'umanità che ne deve fare buon uso.
Il Vino senza l'interpretazione dell'uomo NON ESISTE...
Io credo che tutti i vini siano degni se l'umanità che c'è dietro (sudore, fatica, pensiero) agisce secondo il fine migliore, cioè il miglioramento dell'umanità stessa.
Il tramite è il Vino, il lavoro in vigna e in cantina dona dignità alle persone, il vino porta cultura e convivialità.
Il Lambrusco , la passerina, il brachetto non sono uve "inutili". Se l'uomo decide di capirle e cerca la loro "vera anima"  ogni uva è degna ogni uva è significativa ogni vino merita di essere prodotto.....per l'uomo che ricerca non per l'uva in se stessa.

giovedì 25 aprile 2013

.....Il 25 aprile è il 115º giorno del Calendario Gregoriano (il 116º negli anni bisestili). Mancano 250 giorni alla fine dell'anno.
1916
WIKIPEDIA......


....IO SONO IN CERCA di ISPIRAZIONE....

giovedì 28 marzo 2013

QUINDICILUNE! Roero Arneis DOCG GENERAJ PRESENTE PASSATO E FUTURO


Degustazione Verticale di quattro annate di Roero Arneis "Quindicilune" Generaj.  Da tempo avevo chiesto a Giuseppe di avere quattro annate differenti del suo Arneis "di Punta", sempre più convinto che i Vini Bianchi, almeno quelli seri, siano degni e capaci di affrontare anni e anni di invecchiamento.
Che dire, la risposta affermativa di Giuseppe non ha tardato neanche di un minuto, a scanso di equivoci mi ha mandato 2 Bottiglie di Roero Arneis Quindicilune 2007 delle quali conserva a malapena un paio di casse. 3 bottiglie di 2008, 3 bottiglie di 2009 e personalmente
ho attinto dalla mia scorta di 2010.
I Vini sono stati assaggiati da me, “in solitaria”,  ho cercato a lungo un compagno “di merenda”, ma non l’ho trovato, o meglio l’avevo anche trovato ma ahimè non siamo riusciti a far coincidere i rispettivi impegni. 
"Roero Arneis: dal vitigno autoctono Arneis, si è fregiato della d.o.c.g. dalla vendemmia 2005. QUINDICILUNE perchè questo è il tempo che passa dalla vendemmia alla vendita di questo nettare. Alla puntigliosa cernita manuale dell'uva in vendemmia, la soffice pressatura e la fermentazione
a temperatura controllata, seguono dieci - dodici mesi di affinamento sulle fecce fini in botticelle di rovere francese, durante il quale, le proprietà organolettiche si evolvono e esaltano un profilo di profumi e una nuances gustativa assolutamente personali e eccellenti." sceda tecnica del Produttore (Beppe).


mercoledì 13 giugno 2012

Tenuta di Fessina, Ovvero I Vini dell'Etna alla Prova del Nove...con La Cucina dell'Alambicco di Besozzo

Musmeci, Nakone, Erse
Scusate la Foto, ma quando ci si vuol mettere alla prova, a volte ci si dimentica di documentare i fatti usando la dovuta tecnologia, per cui, si ricorre a mezzi di fortuna per "Cogliere l'attimo".
Ciò che mi accingo a raccontare, non è soltanto la Prova che io Stesso ho sostenuto in Qualità di Sommelier, ma anche la prova di effettivo Eclettismo che I Vini di Tenuta di Fessina Hanno altresì sostenuto ed effettivamente VINTO.
...... per carità; con ordine e senza fretta........
IL MENU...
Zuppetta Mediterranea
Spaghetti alle Sarde
Tagliata di Tonno Con Caponata
...I VINI
Nakone Chardonnay
 Etna Rosso Erse
Etna Rosso Musmeci
  Ristorante L'ALAMBICCO di BESOZZO Cena Mediterranea, Presenti 40 Persone (Circa)
Partiamo Subito con Nakone 2010: 100% Chardonnay dai terreni calcarei di Segesta. 600 m sul livello del mare, per questo vino di Materia concreta, fine ed elegante.
Solido frutto croccante, maturo e persistente, reso possibile dalla mineralità consistente
 e dall'acidità imperitura.
Ottima la Zuppetta, ricca e Spessa, efficacemente contrastata da Nakone, vivido, presente e Persistente. 4 Bicchieri al Vino su Cinque, 4 Bicchieri anche alla Zuppetta, delicata e bilanciata.
Diverso il Discoso per gli Spaghetti alle Sarde, ottima la consistenza delle Sarde Panate e
croccanti al punto giusto, saldo e intenso il sapore del piatto,
 mantenuto dalla pasta con giusta persistenza.
Erse 2009, Nerello Mascalese; Nerello Cappuccio servito Fresco (14 / 15 °C).
Piccoli frutti rossi freschi, spezie e Grafite, sono i sentori che "aggrediscono" elegantemente la "carne" delle Sarde, la buona acidità poi fa il resto, resettando il palato dal "volume" della Pasta.
Piacevolmente Sorpresi gli Ospiti, sia dalla scelta di un Vino Rosso in abbinamento con un piatto
 "di Pesce", sia per la temperatura di servizio del vino, che lo rende ideale, e per l'abbinamento, ma anche per la temperatura ambientale oramai orientata all'estivo.
Vini ECLETTICI si diceva, ma la vera prova del Nove l'ha sostenuta Infine "Il Musmeci" 2008"
Dotato di un corredo Olfattivo ben più complesso, rispetto ad Erse con il quale comunque condivide, e i vitigni che compongono il Blend, e il Territorio da cui Proviene (100% Etna); Musmeci, oggettivamente mi sembrava "troppo", per la tagliata di tonno che sebbene fosse "Carnosa e consistente", pagava un po' pegno in succulenza per essere
 accompagnata dal seppur minimo,  tannino del Musmeci.
SU Questo vino, è nata invece, la Mia Personale sfida. Volevo infatti constatare se il connubio (Piatto/Vino) poteva esistere e, sopra - tutto, RISULTARE piacevole....
Fattore determinante di questo abbinamento diveniva effettivamente, la Caponata......perché aggiungeva la "succulenza" Necessaria ad un felice matrimonio
 coi soffici e vellutati tannini di Musmeci.
 Amarena, Spezia, erbe aromatiche, spezie dolci, Grafite, Legno...completano il Tonno appena scottato e avvolgono la Caponata, la rotondità del vino che è comunque dotato
di stupefacente Freschezza chiude l'abbinamento in armonia ed assoluta piacevolezza.
Mi sono stupito anche io di una scoperta così "ardita", ma a testimonianza della "bontà" dell'idea, ci sono i commenti che abbiamo raccolto dai Clienti dell'Alambicco, positivi al 99%.
Vino 5 Bicchieri su Cinque Così Come Il  Piatto.....

Ringraziamenti:

Elena, titolare con il marito Fabrizio, de L'Alambicco di Besozzo per
La Cucina Fantastica e La Costante Voglia di Sperimentare e quindi 
diffondere La Cultura Enogastronomica!!!
Silvia Maestrelli e Federico Curtaz perchè, con i vini che fanno,
 ci danno un grande aiuto Morale per il difficile
"mestiere" di Sommelier.......

domenica 10 giugno 2012

Serberto Merlot IGT Toscana Villa Petriolo....e "La Ciccia"

.............è Domenica, e la Domenica si fa Festa.....quindi, confortato dall'intervista del Dottor Dukan (del quale da tempo sto ascoltando i preziosi consigli) , decido di CONCEDERMI uno Sfizio.....anzi DUE...
......"La Ciccia" cioè un bel Bisteccone da quasi UN Kilo è di per sè mooolto appetitosa, tuttavia bisogna almeno aver cura di NON rovinarne il Gusto accompagnandola con un Vino Banale.
Serberto 2008
Dunque, La Scelta cade su SERBERTO 2008 Merlot IGT Toscana di Villa Petriolo ....roba Seria....

Naso Impattante, caffè, cacao mora di gelso matura e succosa, confettura e un pizzico di etereo nel finale.
Al Palato entra soffice, vellutato e suadente...poi aggiunge il Lampone  a tutte le sensazioni Olfattive che ritroviamo sicure e compatte.
Rimango affascinato dalla freschezza del vino, tannini appena accennati, ottima complessità, ma la "Magia" sta nel fatto che SERBERTO sembra solo all'inizio della sua Vita.....

Grande Merlot 100%, ne ho assaggiati altri ma ben più Banali anche se "eseguiti" bene. Che dire, sembra propio che specialmente con Vitigni di cui ormai si sà Molto, anzi Quasi TUTTO, sia più difficile Fare Vini Particolari o Meglio PERSONALI.
Certo il Territorio incide molto, ma la giusta interpretazione dei fattori, può comunque dare Ottimi vini con Caratteristiche Peculiari che a Noi fanno più piacere della "Sterile Esecuzione Scolastica".
"La Ciccia"
4 Bicchieri  e Mezzo su Cinque per il Vino.....

...........eeee......."La Ciccia".....beh Ottima direi, anche perchè l'ho cucinata io, con buona pace del Dottor Dukan e per la felicità dei Miei Bimbi. I quali, amano "La BISTECCA di DINOSAURO del Papi" (ah ah ah)....
Cinque Bicchieri su Cinque per la Mia Bistecca
(il Voto alla Ciccia l'hanno dato i miei Bimbi)....
DUNQUE:
Ringrazio I Miei Bimbi per il Voto,

Ringrazio Silvia Maestrelli e Federico Curtaz per Aver "Inventato" il Vino eee... Ringrazio Ser Berto per averlo ISPIRATO

PS ne hanno Fatte 1600 Bottiglie, io, ne tengo via qualcuna, se volete assaggiarle fatevi sentire..................... ma portate almeno "La Ciccia".......

domenica 3 giugno 2012

Tommasi....Winery....Una Visita in Cantina con La Locanda del Chierichetto Malnate

...è Lunedì e di solito che fa il ristoratore? Lavora! Si è un mestiere duro quello dello Chef ma spero che Fabio, Patron della Locanda del Chierichetto di Malnate, non me ne voglia se gli ho rubato un po' di ore di sonno e un giorno di meritato riposo per seguirmi in questa Trasferta in Valpolicella.
Terra d'Amarone e sede di Tommasi Viticoltori, la Valpolicella si divide in Classica (La Più Antica e storica) e "Allargata".   Pedemonte di Valpolicella, è un piccolo comune della Classica, a est della Conca d'Oro, a Quindici Minuti a Nord di Verona.
Qui ha Sede Tommasi dal 1902, una delle Famiglie Storiche dell'Amarone, che propio quest'anno celebra i 110 anni di storia.
Incontriamo Andrea Picello, senior Wine Educator di Tommasi, già in prossimità delle Vigne, il Quale ci dice che ci vuol accompagnare propio nella Conca d'oro.
I Vigneti sono in fiore e il profumo del Polline di vite rincuora i sensi dopo due ore e mezza trascorse nel traffico. Fa caldo, è iniziato il Sabato prima, dice Andrea, siamo stati fortunati, così possiamo ammirare buona parte della Valpolicella fino al Lago!
Si, il Garda da un buon contributo al clima di questa zona e poi c'è il Montre Baldo,"girato" il quale le correnti d'aria cambiano, i venti non son così clementi, ma propio sull'angolo c'è una zona Particolare, sia per conformazione del terreno che per clima sempre in bilico.
La "Grola" condivide verticalità e asprezza tra due Grandi Produttori di Amarone; Allegrini e Tommasi appunto,...... è l'ultima acquisizione di Vigneti, da parte di Tommasi Viticoltori, le viti sono giovani, si spera di trasformarle in un grande vino.
Per Ora, Eccoci Quà alla Conca d'Oro. Qui, Oseleta Cabernet Franc e Corvina danno Origine al Crearo, vino suadente, vellutato elegante, a tuttofrutto, ma...... senza dimenticarsi di "concretezza e praticità", come a dire TOMMASI STYLE .
I Vini di Tommasi si riflettono propio in questo: Classe ed Eleganza ma non staccandosi mai dalla Concretezza e Praticità - Famiglia e Terroir potremmo dire per mettere in "comunicazione" i quattro termini. In effetti Andrea ci ha fatto una Bella panoramica dei vigneti ma sopratutto del "modo di concepire il Vino" da parte di Tommasi. Famiglia e Vino potremmo sintetizzare, una Famiglia Forte che ha portato al completo rinnovo della Cantina Botti di Tommasi.
"Bottaia" che ora Include sopratutto, La Botte Attiva Più Grande al Mondo!!!


MAGNIFICA!!! 33mila e 300 LITRI di AMARONE!!!!, Garbellotto è il costruttore di questa Botte da Guinness dei Record.
Terminato lo stupore del viaggio tra le botti di Amarone, Andrea ci conduce in sala degustazione.
Soave Le Volpare Tommasi: 3 bicchieri e mezzo su cinque; frutta matura, bella acidità, moderato il minerale, note di pietra focaia come a sottolineare la povenienza Vulcanica di questo vino.
Pinot Grigio Ramato Tommasi: 3 bicchieri e mezzo su cinque, le "fondamenta" di Melograno sostengono una struttura molto immediata di piccoli frutti rossi con finale levigato e persistente.
Ci spostiamo per il Pranzo a  Villa Quaranta Resort & SPA dove ci attende una piccola Sorpresa....
.....in programma c'era l'assaggio del Crearo ma "sfortunatamente", non trovandolo subito, il Maître in affanno, nella situazione "poco consona" ...."ci rifila" un Crearo 2007!!! "rimediato all'ultimo sotto altre bottiglie"....
Andrea stupito e della "mancanza" della Cantina, e della fortuna che abbiamo avuto, si affretta a compiere i primo assaggio che, eventualmente, darà il "La" alla Nostra Degustazione.....
FANTASTICO!!!!!!!, dopo 5 anni Più in forma che mai.
Solo una leggera "chiusura" iniziale, e poi un esplosione di frutta in confettura, note speziate e balsamiche, contornate da tannini vellutati...
4 Bicchieri e Mezzo su Cinque.
Facciamo solo a tempo a finire i commenti sulla Longevità del Crearo 2007 che ci viene Presentato l'Amarone Ca' Florian 2008......
....eccolo il "segreto" della Valpolicella....
L'Appassimento e la naturale concentrazione dei profumi "dà il sapore" di questa terra...
.....4 Bicchieri e Mezzo su Cinque anche per  il Ca' Florian, ricco concentrato, con le tipiche note di appassimento che abbiamo subodorato passando nel fruttaio TOMMASI....
...estremamente complesso, aristocratico nella personalità, non immediato, va ripreso a più sorsi per coglierne le sfumature di ciliegia matura e mora di gelso.
Vellutato e "succoso" svolge i suoi 15 gradi alcolici senza affannare, in scioltezza con grande eleganza e "secretato" equilibrio.....
...Alla fine il però ci sembra che il "Segreto" sia tutto Qui....Terra; Vite e Famiglia.....
La Famiglia TOMMASI....
Un Grazie Sentito alla FAMIGLIA TOMMASI per l'ospitalità e i Magnifici Vini e Sopratutto a Piergiorgio senza il Quale "Tante Cose" nn sarebbero possibili......

domenica 27 maggio 2012

Vecchie Annate ovvero Castello d'Albola Le Marangole 1997

....una delle grandi soddisfazioni/"perversioni" di un Enoappassionato, è quella di conservare i vini per riassaggiarli col tempo. Ci piace verificarne l'evoluzione, riscontrarne la tenuta. Succede a volte per caso, ci si dimentica la bottigllia in fondo allo scaffale della cantina.....oppure come in questo caso, volutamente si procede all'invecchiamento. Oggettivamente la mia è un po' un estremizzazione del concetto, mi ricordo che una volta ho volutamente tenuto una bottiglia di Moscato d'Asti per quattro anni......alla fine poi non era male...certo non era più il Moscato Originale....
Per aver Poi dei risultati "Decenti" bisogna anche avere i mezzi adatti come una Cantina Naturale per la conservazione dei Vini, o una Cantinetta Climatizzata come la Mia,(ah... le belle case con cantina di una volta...) A questo punto bisogna decidere il Vino da portare "a Spasso Nel Tempo". I fattori determinanti sono: Vitigno/i da cui deriva il Vino, Annata, Produttore e se vogliamo fare i Sofistici ....direi anche Terroir. SI PERCHE' >> Ogni Specifico Vitigno ha una Curva di Invecchiamento che però spesso è legata alla provenienza dell'uva (uno Chardonnay Siciliano, salvo eccezzioni, che confermano la regola, sempre!!!, avrà una possibilità di invecchiamento diversa da uno Chablis, per non parlare di Corton-Charlemagne). Non dimentichiamoci del Produttore, a seconda della "Filosofia" del Produttore, gli invecchiamenti saranno più o meno agevoli....
Veniamo al dunque: Annata 1997, Memorabile per molti, Vitigno: Pinot Noir, Terroir: Chianti Classico comune di Radda in Chianti, Produttore: Castello d'Albola, di Propietà della Famiglia Zonin.....Il Vino si chiama LE MARANGOLE.... è un po' un reperto storico perchè spulciando nel sito di Castello d'Albola, non c'è traccia del vino...
Bene a questo Punto Assaggiamo......ma un momento, ci siamo dimenticati DELL'ATAVICO DILEMMA! ! ! DECANTER O NON DECANTER, QUESTO è il PROBLEMA :-))) ... In realtà è un falso problema perchè il vino va messo in decanter se presenta eccessiva sedimentazione, se invece dopo 15 Anni di Bottiglia Le Marangole 1997 è un po' chiusa, al limite lo "Caraffiamo"... Per fortuna però non abbiamo avuto bisogno ne di Decantare Le Marangole, Nè di Caraffarlo. PERO'>>> assaggiare Le Marangole 1997 dentro un semplice calice ci sembra irrispettoso (per un vino con 15 anni), decidiamo dunque di utilizzare il Riedel, guardacaso Burgundy, ricevuto in gentile omaggio dal Sig. Angelo Gaja (assieme al libro sul Sorì San Lorenzo...regala sempre quello alle degustazioni...). Al naso le note più incipienti sono quelle del cuoio, del tabacco, "dell'Animale" poi entra in gioco le frutta sotto spirito (ciliegia), bella la totale mancanza di note ossidative, siamo esclusivamente "in evoluzione". Al Palato il vino è Fresco!, bella l'acidità, tannino soffice, al palato entrano in gioco note di marasca straordinariamente fresche, il vino si presenta eccezzionalmente vivo! Le Marangole 1997 ci colpisce per la sua straordinaria "presenza temporale".... Giro di Bicchiere e riassaggiamo....Pepe Nero spezie dolci, forse anche un po' di chiodi di garafano, immancabile la cannella. Altra riflessione sul palato: 1997 annata calda ma Le Marangole sono Bilanciatissime tra Alcool e Acidità... FINALE...un po' amarognolo (china, e il ritorno "dell'animale"...PECCATO!!!), ma cosa dobbiamo chiedere di PIU' dopo 15 ANNI!! Voto Al Vino 4 e 1/2 Bicchieri su cinque, VOTO AL BICCHIERE 5 su 5 (con un bicchiere così si possono buttar via caraffe e decanter vari!!) ...ma d'altronde che voto possiamo dare "in Bicchieri" ad un bicchiere, se non 5?!?!? (forse 4 e Mezzo PERCHE' ADESSO è VUOTO!!!!)

domenica 20 maggio 2012

Cascina Bongiovanni Barolo 2006

BeneBene è arrivata la Domenica, per essere Maggio il tempo non è il massimo, ci consoliamo con l'assaggio di un ORDINARIAMENTE STRAORDINARIO Barolo, si perchè nei mie pellegrinaggi annuali in quelle terre, mi capita di imbattermi in vini interessantissimi ma al di fuori dei nomi che vanno per la maggiore. E' successo anche l'anno scorso, di solito mi affido alle enoteche comunali o a quelle regionali dove si possono assaggiare i vini senza Rompere le Scatole ai vignaioli,ebbene in uno di questi posti ho trovato il BAROLO CASCINA BONGIOVANNI 2006 un esempio di ORDINARIA STRAORDINARIETA'. Merito del Vignaiolo che ha forgiato questo velluto di tannini e spezie concentrato ma elegante, vivo nella sua vena acida consistente nel suo spessore, armonioso nel collegare le sue componenti con un frutto ancora fresco e stupendo nel congedarsi da te alla fine del bicchiere con il ricordo netto di petali di Rosa. 4 bicchieri e mezzo su cinque, 4 per il vino elegantissimo e mezzo per il fattore X ovvero l'emozione che mi ha regalato. Degustate gente degustate..

La Voglia Matta!!!

.....si è propio così, complice una dieta famosa e quindi il dover magiare solo carne o pesce, si arriva al punto "di Aver le Voglie"....e ti capita di domenica sera per giunta...., ...eppoi la "modernità"....quando ero giovane, se volevo "strafare" andavo in Piemonte e nella prima Locanda ordinavo gli antipasti della Tradizione; Il Risotto; i Brasati (portati esclusivamente con l'appropriato carrello); dolce; caffè e Grappa....e rincasavo felice, (dopo aver lautamente altresì approfittato della nobil cantina del ristorante). Ora, debbo stare in salute, gli anni passano, la pressione fa su e giù...e quindi ci si "sfoga" con qualcosa di esotico SUPPONENDO che sia più salutare...bah sarà..... Ciononostante, un "Vizio" con la "V" Maiuscola ancora ce l'ho, ed è quello di ricercare sempre nuove sensazioni e provare nuovi schemi per armonizzare cucina e Vino.---------------------------------- FORNACELLE BIANCO IGT Toscana 2010, Semillon!
Sposo felicemente l'idae di Stefano Billi (il Padre di questo vino) e di Silvia Menicagli (la dolce Mamma), di voler perpetrare l'ideale COLLEGAMENTO tra il Bolgherese e il Bordolese, anche nell'originarietà dei vitigni a bacca bianca. Come a Bordeaux, anche qui ritroviamo il Semillon, uva che da origine al Fornacelle Bianco, dopo 30 giorni circa di fermentazione in Barrique e 6 mesi di bottiglia. Il vino è quindi, tout court, Originale. La perfetta fusione e integrazione del legno, ci regala morbidezza, sapori di frutta matura e note speziate. Con Buona pace di chi ha sempre ricercato qualcosa di altrettanto esotico per accompagnare il Sashimi, io ho preferito invece provare ad accostare la prelibatissima pietanza con qualcosa di Originale (cioè della tradizione) Bordolese, quasi oserei dire "classico". Debbo dire che l'osare Mi ha ripagato, la morbidezza,l'armonia del FORNACELLE Bianco contrastano in maniera lodevole i sapori intensi del Sashimi senza sovrastarlo. Il legno ha levigato finemente questo vino permettendoci questo accostamento....(con Ottima Soddisfazione delle Mie personali "Voglie").In molti, risolvono il problema dell'abbinamento con pesce crudo adottando vini dall'aromaticità estrema, a volte accompagnata da gradazioni alcoliche "pericolose". Io invece penso che ci sia modo di agire diversamente e sopratutto con MAGGIORE ELEGANZA(!!!), adottando vini dall'acidità addomesticata dal tempo. Tempo che regala altresì maggiore armonia ed eleganza (mi si scusi la ripetizione).... 4 Bicchieri su cinque Per il FORNACELLE BIANCO 2010!!!!...ma anche il Sashimi Take Away nn era male!